FAQ

Non serve la residenza per comprare un immobile. Ma avere un visto residente ti dà diritto ad avere un conto corrente con cui gestire localmente il capitale. Utile soprattutto se si fanno investimenti offplan.

Se si compra un immobile già pronto, lo si acquista con pagamento in unica soluzione dal tuo conto X. Allora poi si procede con il visto come investitore legato all’immobile e di conseguenza si può aprire il conto.

Alcuni preferiscono legare comunque la residenza alla società e non ad un immobile; perché magari vogliono vendere l’immbile mentre la società la tengono aperta.

No, anzi determinati investimenti immobiliari danno diritto ad avere il visto residente.

Avere però un visto residente prima di iniziare a investire negli Emirati Arabi consente di avere una serie di benefici come: aprire un conto corrente, avere un numero di telefono permanente, e altro ancora.

Uno dei modi più immediati per avere un visto residente è quello di avere una società, la quale può essere anche non operativa.

Non esiste una risposta precisa, in quanto dipende dagli obiettivi.

In linea di massima acquistare sulla carta ha senso in quanto consente di avere un prezzo più basso e di conseguenza una rivalutazione sensibile dell’immobile, ma bisogna mettere in conto anche ipotetici ritardi e l’impossibilità di vedere cosa si sta comprando fino a quando non verrà consegnato.

Un immobile già pronto tendenzialmente costa di più, ma può essere subito messo a rendita.

L’aspetto ristorazione meriterebbe una guida dedicata, ma sicuramente una nota: in linea di massima quando ci si affaccia su un panorama internazionale, la cucina italiana regionale può essere un’indicazione dello stile, ma il ristorante non può essere troppo specifico e ci si deve adattare.

Per intenderci qui a Dubai anche una pizzeria napoletana tendenzialmente deve offrire anche una selezione di piatti tipici italiani, dal risotto alla carne, alla Ceasar salad e via dicendo.

Inoltre qui i locali sono aperti con orario continuato e 7 giorni su 7, giusto per dare un’altra indicazione di come sia diversa l’impostazione.

Si possono fare investimenti senza bisogno di essere emiratini o di avere un socio emiratino.

Non ci sono obblighi di farsi seguire da un consulenza o da un agente (immobiliare, finanziario o altro esperto che sia), ma ovviamente si presuppone una conoscenza del settore. 

L’articolo 1, comma 142 della Legge n. 208/2015 ha modificato l’articolo 167, comma 4, del DPR n. 917/86 ha introdotto un nuovo criterio di individuazione degli Stati o territori a regime fiscale privilegiato. Contestualmente è stato abrogato il sistema delle Black List ai fini della disciplina sulle CFC.

Questo meccanismo per l’individuazione dei Paesi a fiscalità privilegiata ha dato modo di costituire all’inverso una lista di Paesi White List. Si tratta di Paesi che hanno sottoscritto standard di trasparenza globale, i quali sono stati individuati dal D.M. 17 gennaio 2017. Quindi, possiamo riassumere che i Paesi White List che si sono impegnati a fornire scambio di informazioni rilevanti a partire dall’anno di imposta sono i seguenti.

Tra questi Paesi figurano gli Emirati Arabi Uniti. Quindi è possibile avere rapporti commerciali da/con gli Emirati Arabi; questo include il pagamento di fatture emesse dagli Emirati e la relativa messa in contabilità per le società italiane / europee.

Al tempo stesso gli Emirati rimangono un Paese in Black List per la residenza fiscale delle persone fisiche; ma si consideri che anche la Svizzera e il Principato di Monaco lo sono.

No sebbene talvolta capiti che in banca o dal commercialista facciano problemi per il pagamento o la registrazione di una fattura, adducendo la motivazione a “Dubai è sotto embargo”.
 
Ma la lista dei Paesi embargati non è a discrezione della banca o del professionista di turno, ma definita a livello internazionale.
 
Ecco il link al sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze da cui poter verificare la mappa interattiva aggiornata, di cui riportiamo un’immagine aggiornata a giugno 2023.
 
paesi sotto embargo dubai no
 

Al momento non sono previste tasse sui redditi personali / plusvalenze.

Avere un visto residente si, ma se si vuole spostare la residenza fiscale anche il centro di interessi deve essere spostato; questo implica: famiglia, affetti, lavoro, altri vincoli in Italia, devono essere spostati all’estero.

Si certo, ma per mantenere la residenza fiscale a Dubai si devono rispettare alcuni vincoli, tra cui: il centro di interessi deve essere a Dubai, non devo passare in Italia più di 181 giorni.

Sì, l’importante è che sul reddito generato in Italia, si paghino le tasse italiane.

All’interno della guida c’è una sezione dedicata!

All’interno della guida c’è una sezione dedicata!